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Profumi di Natale. Il gusto della tradizione.
01.12.25
a cura di
Il Natale è universalmente un periodo di magia, luci e, soprattutto, tradizione. Ma se c'è un luogo dove le festività si trasformano in una vera e propria celebrazione dei sensi, quello è la Calabria. Questa terra, stretta tra mari e montagne, vanta un patrimonio culinario che, durante il periodo natalizio, raggiunge il suo apice, unendo la ricchezza dei prodotti locali a rituali tramandati di generazione in generazione.
L'Attesa: Il pranzo della Vigilia e il digiuno ricco.
In Calabria, come in gran parte del Sud Italia, la sera della Vigilia di Natale (24 dicembre) è tradizionalmente dedicata alla cena di magro, un tempo osservata come un vero e proprio digiuno. Questo non significa che la tavola sia povera, anzi! Si tratta di un "digiuno" ricco di sapori del mare:
- Baccalà fritto o in umido: il re indiscusso della tavola della Vigilia, preparato in infinite varianti regionali.
- Spaghetti con la mollica e le acciughe (o alici): un piatto povero ma estremamente saporito.
- Salsedine e Ortaggi: spesso si trovano anche frittelle, verdure ripiene e l'immancabile brodo vegetale o di pesce.
Il giorno di Natale: l’opulenza della tavola.
Il Pranzo di Natale (25 dicembre) segna il trionfo della carne e delle portate più sostanziose, un vero inno all'abbondanza dopo il 'sacrificio' della Vigilia. Le specialità variano di provincia in provincia, ma non mancano mai:
- I Primi robusti: piatto forte sono i Maccheroni al ferretto o Fileja (soprattutto nel Crotonese e Vibo Valentia), conditi con un ricco ragù di maiale, capra o vitello.
- L'Arrosto di Maiale o Agnello: la portata principale, spesso cotta al forno a legna e accompagnata da patate e funghi della Sila.
- Salsicce e Soppressate: gli insaccati locali fanno sempre la loro comparsa, celebrando la tradizione norcina calabrese.
La tradizione dei dolci Natalizi
Nessun pasto natalizio calabrese è completo senza i suoi dolci tipici. Questi non sono semplici dessert, ma veri e propri simboli della festa, spesso preparati in grandi quantità nei giorni precedenti e scambiati come buon auspicio. Tra i più celebri troviamo i Turdilli (gnocchetti fritti nel miele), i Petrali (biscotti ripieni di fichi) e le Susumelle.
Ma c'è una "torta" che incarna l'opulenza e la complessità delle tradizioni montane: la Pitta 'Mpigliata.
La Pitta 'Mpigliata non è solo un dolce, è una vera e propria opera d'arte culinaria che racchiude tutti i sapori intensi del Natale calabrese. Immaginate una torta fatta di sottili strisce di pasta arrotolate e un ripieno ricco di frutta secca, miele e spezie.
Come si fa, Passo dopo Passo.
Tutto inizia con la pasta, che deve essere elastica e sottilissima. Lavoriamo farina, uova, un pizzico di zucchero, olio extra vergine d'oliva e, soprattutto, un bicchierino di vino bianco o Vermouth. L'impasto deve riposare, perché la pazienza è l'ingrediente segreto della nonna!
Mentre l'impasto si riposa, prepariamo il "concio", il ripieno magico. Si mescolano noci e mandorle tostate e tritate, uvetta morbida, pezzetti di fichi secchi, e un abbondante cucchiaio di cannella e chiodi di garofano, per un profumo che sa subito di festa. Il tutto viene legato con del miele o, ancora meglio, con il Vincotto (mosto cotto), che dona quel colore scuro e quel sapore inconfondibile.
Poi si stende la pasta finemente, la si spalma con questo ripieno ricchissimo e la si arrotola su sé stessa, creando dei lunghi rotoli. Questi rotoli vengono tagliati a tocchetti, e i tocchetti vengono poi disposti in una teglia a spirale, uno accanto all'altro, in modo che la frutta secca fuoriesca leggermente, donando quel magnifico effetto dorato.
Dopo la cottura in forno, quando la Pitta è croccante e brilla di un giallo intenso, non resta che l'ultimo tocco: la si spennella generosamente con altro miele fuso o Vincotto.
Il risultato? Un dolce rustico perfetto da tagliare e condividere, che sprigiona un profumo di Calabria antica e di festa appena lo si mette in tavola. È la celebrazione della ricchezza della terra, racchiusa in una magnifica spirale.


